Aversa, città religiosa e artistica.
La storia religiosa e artistica di Aversa, città normanna fondata nel 1030, fu profondamente segnata dalla presenza di monasteri e conventi sia maschili che femminili. Francescani, Benedettini, Agostiniani, Domenicani.
È detta "la città delle cento chiese" e ne sono testimoni le tante cupole e tanti campanili.
L'elemento religioso nel corso dei secoli ha soppiantato lo spirito guerriero dei Normanni. Feudalesimo e monachesimo prevalsero fino a Carlo III di Borbone, quando cominciò il declino.
Le origini del complesso monumentale
Le Clarisse di San Francesco obbedienti alla povertà perpetua, "pietra angolare dell'edificio francescano", ebbero origine e impulso ad Aversa grazie alle pie donne Artrude e Margherita, rispettivamente madre e moglie di Riccardo Rebursa decapitato in Piazza del Mercato a Napoli perché fautore degli Svevi contro gli Angioini. Risparmiate alla vendetta dei vincitori, esse si ritirarono nella preghiera nella loro proprietà dove tra il 1230 e il 1235 sorgerà il Monastero delle Clarisse, vivente Santa Chiara.
Il complesso monumentale deve la sua origine grazie alla felice combinazione tra la fede dei Rebursa e l'impulso di Giovanni IV Lamberto, Vescovo di Aversa dal 1219 al 1234, amico personale di San Francesco e protettore dei Conventuali di Napoli.
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